Laddove "S.S." sta per S-ervizi S-ociali.
La persona che si e' presa la briga di fare quella telefonata anonima segnalandomi prima di natale scorso, con quel gesto mi ha creato veramente tanti ma tanti problemi che nella situazione gia' complicata in cui vivo, certo non mi ci volevano ad aggiungersi anche questi! E se in principio avevo anche giustificato questa persona considerando lo avesse fatto in buona fede e perche' eventualmente preoccupata per me, ora sono incazzata NERA nei suoi confronti, anche se quella persona non lo sa e non lo sapra' mai dato che ho interrotto ogni rapporto e comunicazione e non conosce l'inidirizzo di questo blog!!!
L' A.S. (laddove sta per A-ssistente S-ociale) del comune in cui vivo, dopo la prima telefonata a mia madre fatta esattamente il giorno dopo il mio arrivo qui nella casa materna, rimase in accordo con mia madre che l'avrebbe richiamata verso il sei gennaio per sapere come andava e cosa avevo eventualmente deciso di fare, ossia se restavo qui o tornavo a casa o magari se nel frattempo avessi trovato lavoro. Ebbene quella telefonata e' arrivata esattamente sabato scorso, 5 gennaio, ad ora di pranzo, mentre eravamo a tavola, ed a chiamare e' stata non l'A.S. ma direttamente la responsabile dell'ufficio dei S.S. del paese in cui vivo, che conosco benissimo. Nell'occasione, mia madre le ha detto che ero presente e le ha chiesto se volesse parlarmi, passandomi quindi il suo cellulare. Le ho chiesto il motivo di tanta insistenza sulla mia situazione, considerato che mi era parso di capire dal colloquio avuto a casa mia con l'A.S. e con lo psichiatra dei S.S. che era ormai chiaro dalle mie spiegazioni che la telefonata che avevano ricevuto era solo uno sbaglio, un abbaglio, un malinteso, e lei mi aveva risposto che tuttavia, essendoci una segnalazione, loro avevano il dovere di tenersi informati.
Mi ero pero' solo illusa ancora una volta se pensavo che non mi avrebbero piu' cercata, e infatti lunedi mattina ricevo una telefonata da mia madre mentre io ero ancora in casa e lei al lavoro, in cui mi annuncia molto spaventata, che aveva appena ricevuto una telefonata dai S.S. di qui, della citta' in cui lei vive e mi trovo ora anch'io con i miei figli, che le riferivano di avere avuto incarico dai S.S. del paese in cui vivo di interessarsi su di me e sui miei figli e sulla mia situazione, di verificare con chi vivo attualmente e le condizioni in cui vivo. L'appuntamento era per l'indomani nel loro ufficio, ovvero ieri mattina. E ieri mattina, puntualissime ci siamo presentate assieme a mio figlio piccolo.
Mia madre era tesissima, io sinceramente un po' meno perche' tutto sommato, non capisco che cosa possa esserci che non vada nel fatto che mi trovo presso mia madre. Comunque, naturalmente, non ero propriamente serena nemmeno io.
Quando siamo entrate, la signora che mi era difronte, l' A.S. del posto, mi ha chiesto come mai avessero avuto questo incarico dai S.S. del posto in cui vivo, alche' io ho girato a loro la domanda rispondendo:
"veramente e' cio' che vorrei sapere anch'io....".
Con calma ho quindi dovuto spiegare tutta la mia situazione, il fatto che il padre dei miei figli non provvede a inviare il mensile come stabilito dal Tribunale dei minori con sentenza esecutiva anche in ricorso presentato da lui e respinto, che non riesco a trovare lavoro e che essendo sola con i miei figli la' dove vivo, ed avendo deciso di tornare a vivere qui dove posso avere la famiglia vicina, attraverso conoscenze stiamo cercando di trovare qui una qualche occupazione e che per questo ora siamo qui.
Ora, non vorrei essermi illusa ancora una volta, ma mi e' sembrato che tutto sia stato chiarito e che non dovrei piu' ricevere 'fastidi'...e speriamo!...
Intanto ieri pomeriggio ho telefonato al mio avvocato, chiedendo se ci fossero novita'. Purtroppo non ce ne sono e siamo sempre in attesa di essere chiamati in giudizio al Tribunale per la causa penale in seguito alle denunce penali che ho fatto nel corso dello scorso anno al mio ex in merito al fatto che non ottempera alla sentenza e si disinteressa dei bambini a 360 gradi. Infatti e' dai primi di giugno che non li vede, che non li cerca, che e' come se li avesse cancellati dalla sua memoria, e in questo tempo c'e' stata un'estate di mezzo, il compleanno della bambina, le feste di halloween e di natale, e tra pochi giorni anche il bimbo compira' gli anni. Il mio avvocato mi ha anche riferito che e' veramente molto indignata nei confronti di questo essere (il mio ex) indegno e anche dei suoi genitori, poiche' due mesi fa circa aveva inviato al padre di lui, nonno dei miei figli, una raccomandata in cui gli riferiva del comportamento del figlio nei confronti dei bambini, degli enormi disagi economici che vivevo, lo informava chela legge prevede che, nel caso in cui i genitori non siano in grado o si rifiutino, come nel caso specifico, di provvedere ai bisogni primari dei minori, siano i nonni materni e paterni a DOVER provvedere. Lo invitava quindi a mettersi in contatto con il suo studio entro dieci giorni. Ebbene la raccomandata e' arrivata a destinazione, ma nessuno di loro si e' messo in contatto con l'avvocato. Ed anche questo, non solo l'ha indignata ma addirittura disgustata. Testuali parole del mio avvocato sono state: "e' veramente VERGOGNOSO il comportamento di queste persone nei confronti di questi due bambini cosi' piccoli!", aggiungendo che ormai dovremmo essere molto vicini alla convocazione in giudizio in sede penale, che lei attende con ansia anche piu' di me, perche' ora e' piu' che intenzionata a fargli molto, molto, molto male! Mi ha riferito anche di avere intenzione di chiedere che a questo 'signore', il mio ex, gli venga tolta definitivamente la patria potesta', ed e' anche certa che la sua richiesta venga accolta. E questa cosa mi ha sorpresa moltissimo, perche' quando un paio di mesi fa fui io a chiederle di fargliela togliere, lei reagi' infastidita a questa mia richiesta, spiegandomi che ci vogliono motivazioni molto serie per arrivare a chiedere una cosa cosi' grave come il togliere la potesta' ad uno dei genitori, gravita' che non vedeva nel nostro caso.
E' chiaro che la sua visione ora sia mutata.
Mi ha anche rassicurata sull'interessamento dei S.S. nei confronti miei e dei miei figli e che non ho nulla da temere, che il mio comportamento di madre e' piu' che ligio, e che non c'e' niente piu' di quanto io abbia fatto che avrei potuto o dovuto fare nell'interesse esclusivo dei bambini e che gli stessi, che lei ha avuto modo di incontrare diverse volte durante gli incontri avvenuti nel suo studio, sono dei bambini sereni nonostante la situazione.
E insomma...questo e' quanto!...
Oggi arriva finalmente anche mio figlio grande. Abbiamo appuntamento con la visita dal chirurgo ortopedico venerdi'.
Invece la nota dolente della mia vita resta Hobb...Lo amo in un modo che non riesco proprio a smettere, non riesco proprio a rassegnarmi all'idea di chiudere con lui, e il fatto che non si renda conto di quanto lo ami e di quanto abbia bisogno di lui mi ferisce in un modo tagliente....Nei momenti piu' bui e nei momenti in cui mi sento piu' smarrita e' a lui che penso...e' lui che desidero avere vicino. La sera quando sono nel letto al buio, benche' ai miei due lati ci siano i bambini, chiudo gli occhi, abbraccio il cuscino e immagino che quel cuscino sia lui e che mi stringa tra le sue braccia...Se solo potesse leggere nel mio cuore e togliersi ogni dubbio...se solo potesse sentire quanto lo amo!...
La persona che si e' presa la briga di fare quella telefonata anonima segnalandomi prima di natale scorso, con quel gesto mi ha creato veramente tanti ma tanti problemi che nella situazione gia' complicata in cui vivo, certo non mi ci volevano ad aggiungersi anche questi! E se in principio avevo anche giustificato questa persona considerando lo avesse fatto in buona fede e perche' eventualmente preoccupata per me, ora sono incazzata NERA nei suoi confronti, anche se quella persona non lo sa e non lo sapra' mai dato che ho interrotto ogni rapporto e comunicazione e non conosce l'inidirizzo di questo blog!!!
L' A.S. (laddove sta per A-ssistente S-ociale) del comune in cui vivo, dopo la prima telefonata a mia madre fatta esattamente il giorno dopo il mio arrivo qui nella casa materna, rimase in accordo con mia madre che l'avrebbe richiamata verso il sei gennaio per sapere come andava e cosa avevo eventualmente deciso di fare, ossia se restavo qui o tornavo a casa o magari se nel frattempo avessi trovato lavoro. Ebbene quella telefonata e' arrivata esattamente sabato scorso, 5 gennaio, ad ora di pranzo, mentre eravamo a tavola, ed a chiamare e' stata non l'A.S. ma direttamente la responsabile dell'ufficio dei S.S. del paese in cui vivo, che conosco benissimo. Nell'occasione, mia madre le ha detto che ero presente e le ha chiesto se volesse parlarmi, passandomi quindi il suo cellulare. Le ho chiesto il motivo di tanta insistenza sulla mia situazione, considerato che mi era parso di capire dal colloquio avuto a casa mia con l'A.S. e con lo psichiatra dei S.S. che era ormai chiaro dalle mie spiegazioni che la telefonata che avevano ricevuto era solo uno sbaglio, un abbaglio, un malinteso, e lei mi aveva risposto che tuttavia, essendoci una segnalazione, loro avevano il dovere di tenersi informati.
Mi ero pero' solo illusa ancora una volta se pensavo che non mi avrebbero piu' cercata, e infatti lunedi mattina ricevo una telefonata da mia madre mentre io ero ancora in casa e lei al lavoro, in cui mi annuncia molto spaventata, che aveva appena ricevuto una telefonata dai S.S. di qui, della citta' in cui lei vive e mi trovo ora anch'io con i miei figli, che le riferivano di avere avuto incarico dai S.S. del paese in cui vivo di interessarsi su di me e sui miei figli e sulla mia situazione, di verificare con chi vivo attualmente e le condizioni in cui vivo. L'appuntamento era per l'indomani nel loro ufficio, ovvero ieri mattina. E ieri mattina, puntualissime ci siamo presentate assieme a mio figlio piccolo.
Mia madre era tesissima, io sinceramente un po' meno perche' tutto sommato, non capisco che cosa possa esserci che non vada nel fatto che mi trovo presso mia madre. Comunque, naturalmente, non ero propriamente serena nemmeno io.
Quando siamo entrate, la signora che mi era difronte, l' A.S. del posto, mi ha chiesto come mai avessero avuto questo incarico dai S.S. del posto in cui vivo, alche' io ho girato a loro la domanda rispondendo:
"veramente e' cio' che vorrei sapere anch'io....".
Con calma ho quindi dovuto spiegare tutta la mia situazione, il fatto che il padre dei miei figli non provvede a inviare il mensile come stabilito dal Tribunale dei minori con sentenza esecutiva anche in ricorso presentato da lui e respinto, che non riesco a trovare lavoro e che essendo sola con i miei figli la' dove vivo, ed avendo deciso di tornare a vivere qui dove posso avere la famiglia vicina, attraverso conoscenze stiamo cercando di trovare qui una qualche occupazione e che per questo ora siamo qui.
Ora, non vorrei essermi illusa ancora una volta, ma mi e' sembrato che tutto sia stato chiarito e che non dovrei piu' ricevere 'fastidi'...e speriamo!...
Intanto ieri pomeriggio ho telefonato al mio avvocato, chiedendo se ci fossero novita'. Purtroppo non ce ne sono e siamo sempre in attesa di essere chiamati in giudizio al Tribunale per la causa penale in seguito alle denunce penali che ho fatto nel corso dello scorso anno al mio ex in merito al fatto che non ottempera alla sentenza e si disinteressa dei bambini a 360 gradi. Infatti e' dai primi di giugno che non li vede, che non li cerca, che e' come se li avesse cancellati dalla sua memoria, e in questo tempo c'e' stata un'estate di mezzo, il compleanno della bambina, le feste di halloween e di natale, e tra pochi giorni anche il bimbo compira' gli anni. Il mio avvocato mi ha anche riferito che e' veramente molto indignata nei confronti di questo essere (il mio ex) indegno e anche dei suoi genitori, poiche' due mesi fa circa aveva inviato al padre di lui, nonno dei miei figli, una raccomandata in cui gli riferiva del comportamento del figlio nei confronti dei bambini, degli enormi disagi economici che vivevo, lo informava chela legge prevede che, nel caso in cui i genitori non siano in grado o si rifiutino, come nel caso specifico, di provvedere ai bisogni primari dei minori, siano i nonni materni e paterni a DOVER provvedere. Lo invitava quindi a mettersi in contatto con il suo studio entro dieci giorni. Ebbene la raccomandata e' arrivata a destinazione, ma nessuno di loro si e' messo in contatto con l'avvocato. Ed anche questo, non solo l'ha indignata ma addirittura disgustata. Testuali parole del mio avvocato sono state: "e' veramente VERGOGNOSO il comportamento di queste persone nei confronti di questi due bambini cosi' piccoli!", aggiungendo che ormai dovremmo essere molto vicini alla convocazione in giudizio in sede penale, che lei attende con ansia anche piu' di me, perche' ora e' piu' che intenzionata a fargli molto, molto, molto male! Mi ha riferito anche di avere intenzione di chiedere che a questo 'signore', il mio ex, gli venga tolta definitivamente la patria potesta', ed e' anche certa che la sua richiesta venga accolta. E questa cosa mi ha sorpresa moltissimo, perche' quando un paio di mesi fa fui io a chiederle di fargliela togliere, lei reagi' infastidita a questa mia richiesta, spiegandomi che ci vogliono motivazioni molto serie per arrivare a chiedere una cosa cosi' grave come il togliere la potesta' ad uno dei genitori, gravita' che non vedeva nel nostro caso.
E' chiaro che la sua visione ora sia mutata.
Mi ha anche rassicurata sull'interessamento dei S.S. nei confronti miei e dei miei figli e che non ho nulla da temere, che il mio comportamento di madre e' piu' che ligio, e che non c'e' niente piu' di quanto io abbia fatto che avrei potuto o dovuto fare nell'interesse esclusivo dei bambini e che gli stessi, che lei ha avuto modo di incontrare diverse volte durante gli incontri avvenuti nel suo studio, sono dei bambini sereni nonostante la situazione.
E insomma...questo e' quanto!...
Oggi arriva finalmente anche mio figlio grande. Abbiamo appuntamento con la visita dal chirurgo ortopedico venerdi'.
Invece la nota dolente della mia vita resta Hobb...Lo amo in un modo che non riesco proprio a smettere, non riesco proprio a rassegnarmi all'idea di chiudere con lui, e il fatto che non si renda conto di quanto lo ami e di quanto abbia bisogno di lui mi ferisce in un modo tagliente....Nei momenti piu' bui e nei momenti in cui mi sento piu' smarrita e' a lui che penso...e' lui che desidero avere vicino. La sera quando sono nel letto al buio, benche' ai miei due lati ci siano i bambini, chiudo gli occhi, abbraccio il cuscino e immagino che quel cuscino sia lui e che mi stringa tra le sue braccia...Se solo potesse leggere nel mio cuore e togliersi ogni dubbio...se solo potesse sentire quanto lo amo!...
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